Se l’Europa non fosse unita

Domenica scorsa sono andata al porto di Barcellona a fare una passeggiata contemplativa che mi ha raccomandato di fare il mio insegnante di mindfullness.

Il lungomare era pieno di stranieri. Una famiglia svedese con due bambini adorabili davano da mangiare ai gabbiani, nella panchina vicino all’acqua si stavano baciando due ragazzi gay. Un gruppo di studenti italiani stava per salire sul barco “Golondrinas”. Di fronte, per la strada, circolava un autobus turistico guidato da una donna.

“Se L’Europa non fosse stata creata, questa passeggiata sarebbe stata molto diversa” – ho pensato io.

Mettiamo il caso che non fossero stati fatti miglioramenti ambientali, il porto di Barcellona sarebbe adesso pieno di fabbriche e la città non sarebbe aperta al mare. E se le frontiere non fossero state eliminate, sarebbe molto più difficile viaggiare e gli studenti non potrebbero fare l’Erasmus. Qualora i dritti LGTB non fossero stati riconosciuti, la questione dell’omosessualità oggi sarebbe tabù. Anche le donne non sarebbero state integrate nella vita della società se non avessimo avuto i valori europei.

Cosa saremmo senza l’Europa?