Mr Gwin e i suoi ritratti
A lezione  capita di parlare di letteratura italiana e Baricco è uno di quegli autori che, in un modo o nell’altro, rientra sempre nei discorsi quando si parla di letteratura contemporanea. Lo scambio questa volta è partito da questo libro, Mr Gwyn, che ha dato luogo a questo esercizio di stile. Io non l’avevo letto ancora, me l’ha raccomandato Carlos che poi si è dovuto calare nei panni del protagonista e scrivere il suo ritratto.

Baricco

Sono minuti, ore, forse giorni che ti guardo. Devo iniziare a dipingere il tuo ritratto ma sono rimasto stupito dalla prima occhiata e non riesco a toglierti gli occhi di dosso.

Guardo i tuoi capelli che sono tutti i fiumi del mondo. Fiumi che riflettono sole e fuoco. Ma sono anche lava vulcanica che cade mite sulle spalle. È altrettanto bella la curvatura dove muore la spalla e nasce la nuca, sottile, come delineata da una matita.

Ammiro la tua pelle, che ha pressochè lo splendore delle tele degli impressionisti francesi.

Mi meraviglio delle sopraciglia, delicate, disegnate dalle ali di una farfalla.

Osservo anche il tuo naso bellissimo, perfetto nella sua simmetria. Proprio di una regina egiziana.

Mi sbardolisce il tuo mento di geometria euclidea. Di una bellezza che potrebbe aver causato il peccato originale della Genesi.

Mi colpiscono le tue labbra, poco meno di un oggetto erotico. Oppure, all’altro capo, quasi un’icona bizantina.

Ma quello che ha veramente attirato la mia attenzione sono, senza alcuna esitazione, i tuoi occhi. Dietro quelle finestre si vedono due oceani dell’emisferio australe. Ma non solo. Si vede anche quello che stanno a guardare: Il futuro. Negli occhi si vede di solito quello che hanno visto e che è rimasto inchiodato come in una fotografia, ma in questi occhi quello che si vede è l’ambizione, l’amore, la volontà, il desiderio, la vita, la morte, i sogni. Il Futuro. Non capisco però se quello che tu vuoi sia avvicinarti al futuro oppure allontanarti dal passato. Questi occhi comunque mostrano tutto di te, come il flusso della corrente mostra il cammino verso il mare.

Guardo infine stupefatto i tuoi zigomi, angolosi come una scatola di sake, e quella piccolissima cicatrice sull zigomo destro, che sarebbe la firma dell’Autore di questo capolavoro.

Prendo il penello e inizio…